Dopo due anni di crescita trainata dall'export, il comparto rappresentato da Federmacchine chiude il 2012 quasi in pari.
12 luglio 2013 05:29
Federmacchine rappresenta il grande aggregato dei beni strumentali, dove trovano posto attraverso Assocomaplast anche i costruttori di macchine e impianti per la lavorazione di palstiche e gomma.
Un settore strategico per il nostro paese, che nel 2012 ha prodotto beni e servizi per un valore di 28,9 miliardi di euro, in lieve flessione rispetto all'anno precedente (-0,8%), che, a sua volta, aveva messo a segno una crescita del 13% sul 2010. Un brutto segnale che viene spiegato con le difficoltà dell'industria europea, sommate a quelle tutte particolari del nostro mercato interno.
In questo contesto, metà delle associazioni che compongono la Federazione l'anno scorso ha registrato un calo del fatturato; non Assocomaplast, però, il cui comparto è riuscito a chiudere l'anno in condizioni di sostanziale parità, con un valore della produzione intorno ai 4 miliardi di euro.
A trainare le vendite dei costruttori italiani di beni strumentali sono essenzialmente le esportazioni, che l'anno scorso - a dispetto della crisi - hanno messo a segno un ulteriore progresso del 2,2% a 21,8 miliardi; un segnale positivo, anche se ben lontano dal +18% registrato l'anno prima.
Uno sbocco obbligato, quello fuori dai confini nazionali, che negli ultimi dieci anni ha portato ad accrescere la quota dell'export sulla produzione di dieci punti percentuali, fino a toccare l'anno scorso il 75%.
Resta invece in stato comatoso il mercato domestico: le consegne dei costruttori ai clienti italiani, già poco brillanti nel 2011, hanno perso l'anno scorso un altro -8,9%, scendendo a meno di 7,2 miliardi di euro. La debolezza del mercato italiano, che nel 2012 valeva 11,4 miliardi (-8,1%), ha penalizzato anche l’import, calato del -6,8%.
ù
“Esprimiamo soddisfazione per l’introduzione nel Decreto del Fare della misura per l’agevolazione degli investimenti in beni strumentali sul modello della legge Sabatini (1329/1965) che permette all’acquirente di dilazionare il pagamento del bene fino a 5 anni a tasso agevolato, e che molto ha contribuito allo sviluppo del paese dal 1965 a oggi - ha dichiarato Giancarlo Losma, confermato dall'Assemblea alla presidenza di Federmacchine per il biennio 2013-2014 - L’inserimento del provvedimento nel decreto è un ottimo successo per gli organi di rappresentanza come la nostra federazione, ma lo sforzo fin qui fatto sarà vanificato se gli organi di governo non accelereranno la fase di finalizzazione della stessa in modo che le imprese possano effettivamente richiedere i contributi a partire dall’inizio del 2014". Secondo Losma, infatti, "l’incertezza sulla disponibilità di risorse e sul momento in cui queste saranno distribuite causa infatti un pericoloso blocco degli investimenti già programmati nell’attesa che esso divenga operativo”.
Pe rilanciare il mercato interno dei beni strumentali - sottolinea Federmacchine - serve anche un programma strutturato di interventi che permettano il riavvio del consumo, a partire dalla liberalizzazione delle quote di ammortamento degli investimenti in mezzi di produzione. "Nella nostra proposta - ha spiegato Losma - gli investimenti in beni strumentali sono deducibili, ai fini delle imposte sui redditi, con quote decise liberamente dall’impresa. Tale provvedimento non incide, nel medio termine, sulle casse dello Stato, poiché implica soltanto la traslazione degli incassi per l’erario. Un provvedimento minimo da adottare, nel più breve tempo possibile, è quello di revisione dei coefficienti tabellari, in modo da adeguare le aliquote di ammortamento all’effettiva durata utile del bene strumentale, cosicché gli investimenti delle imprese non siano più penalizzati”.
Come già Ucimu, anche Federmacchine chiede l’abbattimento dell’Irap sul personale per una quota pari al rapporto export/fatturato dell’impresa.
“D’altra parte - ha concluso Giancarlo Losma - il valore di questi interventi è da ricercare nel fatto che gli effetti derivanti dalla loro introduzione non sarebbero poi circoscritti al solo settore del bene strumentale. Al contrario, essi porterebbero benefici a cascata a tutti i livelli della filiera produttiva, con vantaggio per il sistema manifatturiero nel complesso”.
L'assemblea di Federmacchine ha confermato alla vice presidenza per il biennio 2013-2014 Riccardo Comerio (Assocomaplast) e Alfredo Mariotti alla carica di Segretario.
© Polimerica - Riproduzione riservata
Via F. de Sanctis, 74 - 20141 Milano (MI)
Tel: +39 02.21118692
Web: www.plasticfinder.it/ - Email: info@plasticfinder.it
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
BioCampus Cologne - Nattermannallee, 1 - 50829 (K)
Tel: +49 221.8888.9400 - Fax: +49 221.8888.9499
Web: bio-fed.com/it/ - Email: info@bio-fed.com
Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI)
Tel: +39 0445 402438
Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it
Il progetto di ricerca e innovazione negli elastomeri termoplastici ammesso al bando Ricerca & Innova di Regione Lombardia.
Il portale verticale dedicato all'industria delle materie plastiche ora propone un servizio di basic assessment sui requisiti necessari per poter rispettare le normative UE.