13 luglio 2023 08:45

Visto l'andamento positivo dei diversi settori che lo compongono, non sorprende che il grande comparto dei beni strumentali abbia chiuso l'anno scorso in forte crescita, come emerge dai dati forniti ieri da Federmacchine nel corso della sua assemblea annuale, che ha anche sancito l'elezione di Bruno Bettelli (nella foto) alla presidenza per il biennio 2023-2024, funzione ricoperta negli anni scorsi da Giuseppe Lesce.
Cofondatore presidente e CEO della I-tech di Sassuolo (MO), Bettelli è da giugno 2020 vicepresidente di Acimac, l’associazione dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per la ceramica.

Federmacchine è la Federazione delle 12 associazioni dei beni strumentali, a cui aderisce anche Amaplast in rappresentanza del comparto gomma-plastica.

Complice anche l'inflazione, nel 2022, il fatturato del comparto rappresentato da Federmacchine ha raggiunto un nuovo record, 55,4 miliardi di euro, con una crescita del +10,7% rispetto all'anno precedente ed esportazioni per ben 35,6 miliardi di euro (+8,4%), anche in questo caso un valore mai registrato prima.
Soddisfazioni per i costruttori italiani sono giunte anche dal mercato interno, con vendite pari a 19,8 miliardi di euro (+15,2%) su un totale, riferito alla domanda complessiva - incluse le importazioni, pari a 11,9 miliardi, +23,1% -, di 31,7 miliardi di euro, il 18,1% in più rispetto all’anno scorso.

Un rallentamento è invece previsto quest'anno, pur restando in territorio positivo: Federmacchine si attende infatti un fatturato intorno a 57,7 miliardi (+ 4,1%) con vendite all'estero pari a circa 36,7 miliardi di euro (+3%) e un consumo interno stimato in 33,5 miliardi di euro (+5,6%).

“Questi numeri ci dicono che l’industria italiana del bene strumentale ha completamente superato lo shock dell’emergenza sanitaria ed è, anzi, stata protagonista di una performance davvero convincente nel biennio 2021-2022 - è il commento del presidente uscente, Giuseppe Lesce (foto a sinistra) - . Anche il 2023 sarà positivo sia grazie al mercato interno sia a quello estero”. “Con riferimento al mercato domestico - ha poi aggiunto - gli incentivi 4.0 hanno funzionato e stanno funzionando molto bene. Accogliamo quindi con favore l’idea di destinare a favore di queste misure un plafond adeguato di risorse disposte dalla rivisitazione del PNRR che dovrebbe essere integrato con i fondi Repower EU per la transizione energetica”.

La Federazione chiede l'introduzione, in via strutturale, di un sistema modulare di incentivi fiscali "che possano essere tra loro combinati e cumulati e che premino maggiormente chi investe in nuove macchine ove la digitalizzazione è anche abilitatore di sostenibilità - ha spiegato Lesce -. Riteniamo che alla prima misura, attualmente in vigore e che consiste nel credito di imposta per gli investimenti in tecnologie di produzione digitali di ultima generazione, debba aggiungersi un secondo credito di imposta per gli investimenti in macchinari che vengono integrati tra loro per dar vita ad un sistema che implementa le due catene del valore, fisica e digitale. Infine, ci dovrebbe essere una terza misura che garantisca un credito di imposta per la sostenibilità, così da spingere le aziende verso la green manufacturing, in linea con le direttive europee".

© Polimerica -  Riproduzione riservata