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Quando finalmente partirà la Fase due, ovvero l’allentamento delle misure di lockdown introdotte per contrastare l’emergenza
Covid-19, le aziende avranno bisogno di istruzioni chiare e dettagliate su come mettere in sicurezza uffici e stabilimenti. Alcuni grandi gruppi, come FCA, hanno elaborato piani ad hoc, strada troppo onerosa da percorrere per piccole e medie imprese.
Una risposta potrebbe venire dal
Politecnico di Torino, che insieme ad altri Atenei Piemontesi, ha coordinato
cinque gruppi di lavoro tecnico-scientifici al fine di mettere a punto strumenti e procedure per una ripresa in sicurezza delle attività lavorative, che saranno proposti a livello nazionale. I risultati dello studio sono stati illustrati ieri alla
Prefettura di Torino alla presenza di esponenti dei vertici politici regionali e del mondo imprenditoriale.
“Una volta ultimato, nei prossimi giorni, con il Politecnico invieremo questo documento al premier Conte mettendo a disposizione del nostro Paese il lavoro di studio elaborato in Piemonte e che testeremo su un campione di realtà del territorio che si sono già rese disponibili - ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte
Alberto Cirio -. Abbiamo bisogno che le nostre imprese ripartano, ma è fondamentale che lo facciano in
sicurezza perché non si vanifichino tutti gli sforzi messi in campo finora. Questo
vademecum sarà uno strumento utile, scientificamente testato dal Politecnico e dai nostri atenei, per dare supporto concreto ai nostri imprenditori e far sì che si possa ripartire, ma in sicurezza”. É anche prevista una
fase di test in alcune aziende e realtà culturali che si sono candidate per la sperimentazione, e che saranno seguite dalla task force per garantire misure adatte alla riapertura.