21 febbraio 2022 08:35
Tenutesi alla fine gennaio a Mosca incuranti della pandemia in corso - pur con le dovute precauzioni - le manifestazioni fieristiche Interplastica 2022 (plastica e gomma) e Upakovka 2022 (packaging) hanno registrato un buon successo di pubblico.
Nei quattro giorni in cui i tornelli sono rimasti aperti, hanno partecipato ai due eventi 17mila visitatori da oltre sessanta paesi, mentre gli espositori erano quest'anno 650 provenienti da 32 nazioni.
"interplastica 2022 è stata una grande fiera - commenta soddisfatto Thomas R. Stenzel, CEO di Messe Düsseldorf Moscow, ente che ha organizzato i due saloni -. Germania, Italia, Austria e Svizzera erano presenti con padiglioni nazionali, così come la Russia con i suoi principali operatori del settore. Finalmente, i visitatori hanno potuto tornare a confrontarsi di persona con gli espositori ed esaminare soluzioni innovative dal vivo".
A Mosca erano presenti costruttori di macchine e attrezzature per la trasformazione di materie plastiche e gomma, nonché per il riciclo, produttori di materie prime, trasformatori e fornitori di servizi. Era anche presente una collettiva italiana, forte di una trentina di aziende, organizzata dall'associazione di settore Amaplast: "La qualità dei contatti è stata eccellente - nota Eleonora Iula, responsabile dell'organizzazione della collettiva -. Le aziende italiane sono molto soddisfatte e sicuramente parteciperanno a Interplastica anche il prossimo anno".
Secondo Amaplast, la Federazione russa è uno dei principali mercati di sbocco delle tecnologie italiane per la lavorazone di plastica e gomma. Nei primi nove mesi del 2021, le esportazioni di settore hanno sfiorato la soglia dei 60 milioni di euro, superando i livelli pre-covid, che nel 2019 avevano raggiunto i 47 milioni di euro. Una quota considerevole delle vendite made in Italy è rappresentata da impianti per la trasformazione primaria, ad alto contenuto tecnologico ed elevato valore intrinseco. In particolare, si tratta di linee di estrusione (oltre 14 milioni di euro), termoformatrici (più di 5 milioni) e stampatrici flessografiche (quasi 3 milioni) destinate prevalentemente al mondo del packaging. Ma nel paese si sta sviluppando anche una filiera del recupero e riciclo di materie plastiche, che i costruttori italiani sono pronti a presidiare.
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