Conai chiarisce a quale filiera debbano rapportarsi gli imballaggi in biopolimero, shopper compresi.
9 febbraio 2011 07:37
Il Consiglio di Amministrazione di Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi, ha deliberato a stretta maggioranza che gli imballaggi rigidi e flessibili (compresi gli shopper) prodotti con biopolimeri dal prossimo 1° marzo debbano essere assoggettati al Contributo Ambientale (CAC) relativo alla plastica: 160 euro a tonnellata, che dal 1° luglio 2011, scenderà a 140 euro/ton.
La decisione mette fine a un periodo di incertezza, durante il quale alcuni packaging in materiali biodegradabili pagavano il più favorevole contributo della filiera carta.
Prima di prendere la decisione, Conai ha chiesto al consorzio di filiera della plastica, Corepla, di verificare alll'interno degli impianti di selezione e riciclaggio l'eventuale presenza di imballaggi flessibili in biopolimero.
Il Contributo ambientale (CAC), stabilito da Conai e dai Consorzi di filiera in modo diverso per ciascun materiale, serve a finanziare la raccolta differenziata, il recupero e il riciclaggio dei rifiuti di imballaggio.
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