15 gennaio 2018 17:30
I lavoratori del settore gomma-plastica hanno scioperato oggi (15 gennaio) per otto ore e manifestato sotto la sede milanese di Federazione Gomma Plastica. Secondo i sindacati dei chimici (Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil) i manifestanti erano oltre 4mila, mentre per Federazione Gomma Plastica non superavano le 400 unità (la Questura sembra non si sia pronunciata sul numero…). Un secondo presidio si è tenuto a Salerno, dove - a detta dei sindacati - si sono riuniti un migliaio di lavoratori.
Sciopero e manifestazione sono stati proclamati per protestare contro la decisione di Federazione Gomma Plastica di decurtare dalla tranche di aumento salariale di gennaio lo scostamento tra l’inflazione stimata e quella reale, come previsto dal Contratto di lavoro, pari a poco più di 19 euro.
Sul merito della questione, c’è però una forte divergenza tra le parti: per i sindacati si tratta del mancato rispetto degli accordi contrattuali sul tema degli scostamenti inflattivi e, più in generale, del valore del contratto nazionale di lavoro: “La problematica – ribadiscono i Segretari dei tre sindacati – si inserisce in una più ampia discussione tra confederazioni e Confindustria sul modello contrattuale. Il settore gomma plastica e i loro lavoratori – aggiungono – non possono essere ostaggio di una diatriba che non appartiene loro”. Per i sindacati di settore: “resta inaccettabile e incomprensibile l’oltranzismo delle aziende e pertanto indicono altre otto ore di sciopero da gestire a livello territoriale”.
Federazione Gomma Plastica ha risposto con un comunicato dove si ribadisce che l’art.70 del CCNL Gomma Plastica "non prevede alcuna verifica sugli scostamenti inflattivi. La norma prevede semplicemente un esame congiunto e successivamente l’aggiornamento della prima tranche di rinnovo prevista”.
“La norma non prevede, in alcun modo, una fantomatica ricerca della collocazione dello scostamento - si legge nella nota -. Proviamo a ragionare al contrario: se lo scostamento fosse stato a favore dei lavoratori avremmo dovuto comunque ricercare una ‘diversa' collocazione dell’importo? La tesi delle OO.SS., oltre che fantasiosa, evidentemente non regge alla controprova”. “Non è in atto alcuna ‘manomissione’ del CCNL che, anzi, vogliamo applicato e rispettato”, conclude il comunicato di FGP.
Il direttore di Federazione Gomma Plastica Angelo Bonsignori ricorda che in passato gli scostamenti inflattivi sono stati a favore dei lavoratori e, quando ciò è avvenuto, le aziende hanno riconosciuto la differenza, senza batter ciglio: 39,3 euro nel 2001, 26 euro nel 2004 e 17 euro nel 2014; nel 2015, quando le aziende avrebbero potuto beneficiare di uno storno di 60 euro, parte di questo differenziale è stato assorbito nell’ambito delle trattative sul rinnovo del Contratto di lavoro. Ma, in quel caso, si era in fase di rinnovo del contratto.
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