31 gennaio 2018 07:36
Il costruttore tedesco di filtri continui automatici e presse speciali Ettlinger Kunststoffmaschinen, recentemente entrato nel gruppo Maag (leggi articolo), ha introdotto in catalogo il nuovo filtro continuo autopulente ERF350, rivolto alla lavorazione di commodities come poliolefine e stireniche, come pure tecnopolimeri quali copolimeri di stirene, TPE e TPU.
Come tutti i modelli ERF - spiega l’azienda - anche questa macchina è in grado di filtrare inquinanti come carta, alluminio, legno, elastomeri o plastiche che fondono a temperature più elevate, con livello di contaminanti fino al 18%. Inoltre, il nuovo filtro può essere integrato facilmente in reparti Industria 4.0.
MAGGIORE PORTATA. La principale novità rispetto al modello precedente ERF 250 riguarda la portata: il nuovo filtro ha infatti una capacità massima di 3.800 kg/h, in funzione della tipologia e concentrazione d’inquinante presente nel materiale e del grado di filtrazione selezionato, mentre con il filtro ERF250 la portata massima sfiorava i 3.000 kg/h. Ciò corrisponde a un aumento del 28 percento a parità di superficie di filtrazione e con un ingombro contenuto, gap confermato nella pratica dalle prime installazioni pilota presso alcuni clienti, che hanno anche evidenziato un consumo energetico analogo a quello del filtro ERF250.
La maggiore produttività si traduce in un inferiore periodo di ammortamento del filtro. Secondo Karsten Bräunig, direttore commerciale di Ettlinger, "saranno soprattutto i trasformatori che lavorano con grandi quantitativi di materiale a trarre i maggiori vantaggi dalla nuova tecnologia, come ad esempio i produttori di compound, che trattano polipropilene destinato all’industria automobilistica, e i produttori di film per imballaggio, che lavorano ad esempio LDPE”.
AUTOPULENTE. Come tutti i filtri ERF e ECO di Ettlinger, anche il nuovo modello ERF350 è autopulente e funziona in base al principio del tamburo rotante perforato che viene attraversato dal materiale inquinato dall’esterno all’interno. Un raschiatore elimina ad ogni rotazione le impurità che si depositano sulla superficie e le convoglia ad una vite o ad un albero di spurgo, a seconda del modello. La macchina può così funzionare completamente in automatico, senza necessità di cambiare il filtro per settimane o mesi.
Il livello di filtrazione può essere selezionato tra 80 µm e 1300 µm. I vantaggi di questa tecnologia costruttiva - sottolinea il costruttore tedesco - sono la pressione costante del materiale in uscita del filtro, che garantisce una maggiore sicurezza del processo, le perdite di massa fusa ridotte al minimo e una buona miscelazione e omogeneizzazione del materiale filtrato.
Mentre la serie ERF è ottimizzata per filtrazione di materie plastiche altamente contaminate, la serie ECO si adatta perfettamente alla filtrazione di poliolefine, PET e PA, oltre che di materiali con una percentuale massima di inquinante pari all’1,5 % nell'estrusione di film, lastre e altri semilavorati.
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