5 luglio 2022 10:45
Il produttore italiano di imballaggi flessibili Goglio ha certificato ISCC Plus tutti i suoi siti europei, presenti sia in Italia (Daverio, Cadorago e Milano), che in Olanda (Zaandam).
In questo modo potrà utilizzare, per la produzione di imballaggi flessibili e valvole di degasazione, anche plastiche ottenute da materie prime rinnovabili (olii di scarto, residui delle aziende alimentari e dell’industria cartaria) alternative a quelle fossili, attribuite mediante bilancio di massa nel rispetto della “catena di custodia”, al fine di garantire la piena tracciabilità del prodotto dal produttore al consumatore.
La certificazione è stata rilasciata da DNV.
L'attribuzione mediante bilancio di massa consente di utilizzare bio-feedstock anche per la produzione di imballi di tipo alimentare - sottolinea l'azienda - settore rigidamente regolamentato e per il quale non tutte le materie produttive possono essere utilizzate.
“Ci riempie di orgoglio aver conseguito un nuovo traguardo nel nostro percorso di sostenibilità e riteniamo che sia fondamentale continuare a guardare al futuro imboccando nuove strade possibili per essere sempre più green. Poter utilizzare fonti rinnovabili per produrre imballaggi e valvole anche per il contatto alimentare rappresenta un passo molto importante che va nella direzione giusta per un mondo più sostenibile”, commenta Rosi Barrale, Regulatory Affairs di Goglio.
Oltre che sui feedstock bio-attribuiti, l'azienda porta avanti il suo impegno ambientale anche attraverso investimenti negli impianti produttivi e nello sviluppo di packaging monomateriale, per facilitare il riciclo, e in versione compostabile.
Fondato nel 1850, il gruppo Goglio impiega oltre 1.800 dipendenti negli stabilimenti in Italia, Olanda, Stati Uniti e Cina. Progetta, sviluppa e realizza sistemi completi per l’imballaggio fornendo laminati flessibili, valvole, macchine e servizio a molteplici settori industriali: caffè, alimentare, chimica, cosmetica, detergenza, beverage e pet food.
Il valore della produzione ha raggiunto l'anno scorso 395 milioni di euro.
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