23 febbraio 2024 13:17
Dopo lo stop-and-go dovuto a intoppi negli iter autorizzativi (leggi articolo), il Project ONE di Ineos dovrà affrontare ora il ricorso presentato da 15 organizzazioni ambientaliste, ferme nel proposito di bloccare il progetto del nuovo cracker nel porto di Anversa, il più grande investimento nella petrolchimica europea degli ultimi due decenni.
I legali delle associazioni hanno motivato l'appello con la mancanza di una valutazione dettagliata sull'impatto degli impianti su persone, ambiente e clima, non solo nella regione, ma lungo l’intera filiera, comprese le emissioni “Scope 3”. I ricorrenti sostengono che l’approvazione del progetto da parte delle autorità fiamminghe, senza aver chiesto preventivamente una valutazione completa degli impatti, sia illegale secondo le norme nazionali e comunitarie.
Gli ambientalisti affemano che l'impianto porterà a produrre più plastiche, utilizzando materie prime fossili con impatti sul clima e che le modifiche apportate per ottenere i nuovi permessi sono solo di facciata. Per gli ambientalisti, quindi, Project ONE è allo stesso tempo distruttivo e inutile.
Gestito da Ineos Olefins Belgium, Project ONE prevede la costruzione di uno steam cracker di gas etano da 1,45 milioni di tonnellate annue di etilene per un investimento di oltre 4 miliardi di euro, con entrata in funzione prevista nel 2026.
Il gruppo britannico sostiene la validità del progetto, anche dal punto di vista ambientale, poiché il cracker sarà più efficiente e sostenibile di quelli oggi in funzione, con emissioni di carbonio inferiori fino a tre volte rispetto a quelle di un impianto medio dello stesso tipo e pari alla metà nel confronto con gli impianti più efficienti attivi in Europa. Potrà funzionare interamente con idrogeno a basse emissioni di carbonio, incorporerà un'unità per la cattura del carbonio e utilizzerà forni elettrici non appena disponibili.
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